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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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De Natura Deorum III,85
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originale
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[85] Invita in hoc loco versatur oratio; videtur enim auctoritatem adferre peccandi; recte videretur, nisi et virtutis et vitiorum sine ulla divina ratione grave ipsius conscientiae pondus esset; qua sublata iacent omnia. Ut enim nec domus nec res publica ratione quadam et disciplina dissignata videatur, si in ea nec recte factis praemia extent ulla nec supplicia peccatis, sic mundi divina in homines moderatio profecto nulla est, si in ea discrimen nullum est bonorum et malorum.
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traduzione
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85. E' mio malgrado che faccio questo discorso che sembra autorizzare al crimine. E vi sarebbe davvero questo
rischio se non fosse una sufficiente remora, anche senza l'intervento divino, la stessa coscienza del bene e del male, tolta
la quale tutto va in rovina. Come in una societ? familiare o statale non si pu? dire che vi sia ordine e disciplina se non vi
sono premi per le buone azioni e sanzioni per le cattive, cos? non pu? esistere un divino reggimento del mondo in vista
dell'uomo se non si fa distinzione fra buoni e malvagi.
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tutto
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